La cooperativa per cui lavoro attualmente ha fatto un meraviglioso regalo di Natale a tutti i suoi dipendenti e grazie a questo regalo mi sono permessa un Lenovo. Tutto nuovo e super pimpante, soprattutto se paragonato al mio caro Steve (MacBook Pro del 2008), che ormai non riconosce nemmeno la sua stessa batteria.
Abituata a dare nomi anche alle cose, appena l'ho acceso ho saputo che il nome perfetto sarebbe stato Lorenzo Posapiano, detto Freccia. Gli amanti dei cartoni animati capiranno, anche se non si tratta di un Disney!
Il pc sarà pure nuovo, ma è stato con Steve o con la playstation del moroso che a fine 2016 mi sono vista altre serie da Netflix (ormai non mi ferma più nessuno).
Oltre all'atteso ritorno di Una mamma per amica, mi sono buttata su altre serie famose, anche se non tutte si sono rivelate all'altezza di quelle nominate precedentemente in Ci penso io Le serie che seguo (30 ottobre 2016).
Prima fra tutte proprio Una mamma per amica - di nuovo insieme!
[avviso SPOILER]
A momenti esilaranti, che ricalcano lo stile iniziale della serie, spassoso, ricco di riferimenti e rimandi culturali - dal genere musicale alla politica -, si alternano scene fiacche, noiose o addirittura brutte.
So che avrei potuto dire una miriade di aggettivi più caustici, ma ricordo il tono di quando ero bambina e definivo qualcosa con l'aggettivo brutto: la purezza di quella definizione non può essere battuta da nessun altro aggettivo, credetemi.
Da spiegare non è semplice, proprio perché si è trattato di una mini serie in quattro episodi da un'ora e mezza l'uno, e spesso a essere brutto è proprio il sapore lasciato dalla puntata in sé più che qualcosa di specifico. Ma qualcosa devo pur dirvelo, quindi scelgo Rory: un personaggio che mi era piaciuto molto nei suoi anni del liceo, la tipica brava ragazza, ma arricchita con alcune stranezze e debolezze, che purtroppo hanno preso il sopravvento!
Già nelle ultime stagioni i suoi colpi di testa avevano segnato la sorte stessa della serie - anche se pure Lorelai non è stata il massimo -, ora la si ritrova ormai trentenne senza un lavoro, ancora incastrata in una relazione da amante con Logan - pur avendola rifiutata a suo tempo - e per di più in cinta.
Insomma la storia si ripete più o meno con le stesse modalità, lei per fortuna non ha sedici anni, ma avrà due uomini che continueranno a lottare per lei e a fare parte della sua vita: Logan e Jess, le controparti di Christopher e Luke.
Netflix, lo sappiamo tutti che ti sei voluto spianare la strada per (ri)dare il via alla serie, ma ora che ti abbiamo beccato, ti prego fermati.
Un' altra serie che ho deciso di vedere, consapevole degli anni di ritardo, è Sherlock
Holmes con Cumberbatch nella parte del protagonista.
Ai tempi in cui scrivevo fan-fiction era molto quotata e chiacchierata, tutte erano innamorate di Sherlock e Sherlocked era il termine che faceva la differenza tra chi era dentro e chi fuori dal cerchio.
Ero fuori e mi sa che lo sono tuttora: la serie non mi ha catturata come avrebbe dovuto, di puntate belle ne ho due nelle prime stagioni: quella in cui incontriamo la fiamma di Sherlock, ossia Irene Adler, e quella del matrimonio di John.
Ma forse ho un problema proprio con il personaggio di Sherlock Holmes, al pari del problema che ho con James Bond: qualunque film, qualunque attore, qualunque interpretazione che venga offerta, non credo la troverò mai geniale e fondamentale per il mio essere.
In ogni caso su Netflix continuerò a guardarla fino alla fine, perché non è così terribile da doverla lasciare a metà.
Insomma, non è Terranova: una trashata così esagerata che ancora devo capire come mai gli attori si siano prestati a tanto.
Viste le prime tre puntate e mezzo e abbandonata senza mezzi termini. Dalla bacheca di Netflix ogni tanto mi fissa, ma io la ignoro e proseguo.
Una splendida scoperta è stata Dirk Gently, una serie originale Netflix in cui recita quel piccolo hobbit di Elijah Wood, che lasciatosi alle spalle Wilfred potrebbe avere trovato il suo ruolo.
Un dettaglio da non sottovalutare è che la serie è tratta dall'omonimo romanzo scritto da Douglas Adams, e parla per l'appunto di Dirk, un investigatore olistico che al metodo razionale classico unisce una buona dose di caso e fortuna per risolvere i suoi casi.
Grazie al cielo si è anche rifatta viva Modern Family, ma come al solito è durata troppo poco e ora sono già qui che aspetto l'ottava stagione. A venirmi in soccorso c'è la serie tratta da Lemony Snicket, film che vedeva nei panni del perfido zio Olaf niente di meno che Jim Carrey, ora interpretato dal fantastico Neil Patrick Harris! Sono qui che fremo e non vedo l'ora di iniziarla...
Bene, ora che vi ho aggiornati sulle mie attività da fangirl, posso dormire sonni tranquilli e iniziare a pensare a come stravolgere le pagine di questo blog.
Intanto che ci penso vado a guardarmi qualcosina... buona notte e alla prossima!
Su Shelock concordo con te..
RispondiEliminanon so..ti lascia quel senso di 'incompiuto'...che turba.
delle altre serie non conoscevo affatto'dirk gently'..il fatto che sia con Elijah Wood depone in suo favore..visto che è il mio personaggio preferito ne'il signore degli anelli'..e avrebbe bisogno di una sua 'collocazione'più definita a parte i film di Jackson..penso che la vedrò..
su 'una mamma per amica'ho letto di critiche negative perlopiù..vorrei vederlo ma dovrei ancora recuperare la serie madre..aspetto qualche altra replica di italia 1 o la 5..!
baci