Ho partecipato a questo mini concorso da 2000 battute massimo in due occasioni: la prima l'anno scorso, con il tema HORROR, la seconda quest'anno con il tema AMORE.
In entrambi i casi non ho avuto successo e non farò parte della raccolta "365 racconti [inserire il tema scelto]", e sul sito della Delos Books sono presenti solo gli incipit alle brevi storie proposte.
Così ho pensato di rendervi partecipi ai tentativi effettuati! Sì, proprio oggi. Oggi che Hallowe'en è passato e non ricade nessuna festa. Se qualcuno compie gli anni e sta per leggermi, tanti auguri!
Buona lettura a tutti voi altri ;)
GRAFFIO [sezione Horror]
C’era un forte fetore ad
accompagnare i suoi passi.
E lei se lo sentiva sempre più
vicino.
Un paio di volte girò la testa
più che poté, per scorgerne la figura. Ma non era abbastanza e i lampioni non
illuminavano se non isole di strada.
Lui che le stava dietro, si
appoggiava con le dita alle pareti che stringevano i vicoli in cui si
incuneava.
Sentiva i suoi tacchi sfregare la
terra ogni volta che aumentava il passo, sentiva il suo respiro appesantirsi e
liberarsi ogni volta che apriva bocca per prendere più aria.
Continuò a camminare, aggirando
una pattumiera rovesciata. Un sacchetto di cibo mangiucchiato si era rovesciato
in strada, lei l’aveva calpestato.
Sotto la scarpa sentiva il cibo
appiccicarsi all’asfalto. Sentiva anche i tacchi temperarsi passo dopo passo.
Aprì in fretta la borsa e si mise
a cercare le chiavi, il fetore che le stava alle spalle le sembrava più vicino.
Cercò ancora, rovistò e si
sollevò una pellicina vicino all’unghia.
Si lasciò sfuggire un “Ahi”,
forse per abitudine.
Non aveva ancora trovato le
chiavi, continuò a rovistare, e i passi di lui si fecero più vicini.
Era lì, ancora lì.
Poi però lo sentì fermarsi. Il
suo cuore ebbe un sobbalzo, come se fosse stato lanciato per aria.
Si girò con ancora una mano
incastrata nei grovigli della borsa. Rimase immobile, a guardarsi intorno. Il
fiato che si muoveva davanti a lei, in un aggregarsi di nuvolette.
Non c’era più.
Si stropicciò stancamente il
volto, chiuse la borsa e la strinse a sé, ritornando sui suoi passi.
Lasciò perdere i vicoli e si
diresse verso il marciapiede di una strada ben più frequentata.
Lo percorse per due metri, stando
accanto agli ingressi delle case: i lampioni illuminavano anche la leggera
nebbia che si stava addensando sulla sua testa.
Poi, distratta dai suoi pensieri,
inforcò un piccolo taglio nel terreno. Sentì la caviglia piegarsi e si appoggiò
in malo modo alla parete. Si era smagliata le calze.
E un graffio rosso sulla pelle
era decisamente più invitante di una pellicina strappata.
FOTO [sezione Amore]
Laura teneva la macchina
fotografica con una mano, mentre con l'altra tratteneva i capelli attaccati al
collo.
Le piccole dita si
stiravano alla ricerca del pulsante, ma la pressione esercitata permetteva al
flash di uscire a illuminare i tratti di Nicola senza però scattare la foto.
Allora?, continuava
a chiedere. Stringendosi sempre più nel cappotto e infossando il mento nella
sciarpa.
C’era un bel sole quel
giorno, se Laura fosse riuscita a scattare la foto nessuno avrebbe potuto
sapere del freddo pungente.
Sbuffava infastidita,
appena mollò la presa i capelli le volarono davanti al viso.
Maledetta chioma!, inveì, e
Nicola rise avvicinandosi.
Con tutti questi
capelli dovresti farti una treccia, portò le mani fredde vicino al collo di
lei per fermarglieli in una coda. Sembra quasi che tu non abbia mai scattato
una foto.
Con le mani le lisciò i capelli, attorcigliandoseli poi sulle dita.
Laura mosse lo zoom,
avanti e indietro, il parapetto del ponte si avvicinava e allontanava sullo
schermo illuminato da una luce bianca dai riflessi gialli.
È questo il tasto per
lo scatto.
Nicola lo premette e un pezzo del ponte venne immortalato: non era chiaro se lo
sfondo fosse il cielo o una grande tenda bianca.
Allora forse è meglio
se la foto la fai tu. Laura gli lasciò la macchina fotografica e andò
a sistemarsi vicino al lampione.
Dì chease!, e poi
click. Perfetta, direi!
Grazie.
Laura guardò lo scatto:
se avesse immortalato Nicola nessuno avrebbe potuto sapere di tutto l’amore che
provava per lui.
Cheppalle però la 365 amore... lì per lì avevano pensato di fare una 365 gialla e noir e avevo già un raccontino pronto di cui sono orgogliosissimo!
RispondiEliminaEcco, in quel caso non avrei nemmeno tentato di partecipare XD
RispondiEliminaNon sono così capace di scrivere un giallo o un noir, figuriamoci se sono in grado di rendere questi due generi in sole 2000 battute! Impossibile!
Anzi: impassabile, nulla è impossibile [cit. Alice nel paese delle meraviglie].
Ora sono curiosa di leggerlo questo raccontino ;)