E oggi terminiamo questa breve raccolta. Ora sì che mi tocca inventare qualcosa di completamente nuovo!
I prossimi appuntamenti sono il concorso "Ma adesso io" con il racconto "Queste siamo noi" e i risultati del concorso "Subway MetroBs" al quale ho partecipato con il racconto "Collins".
Incrociamo le dita e speriamo anche per il racconto illustrato "Blu acido" - creato in collaborazione con Monica Rot -, scartato dai giudici del concorso Lucca Project contest 2012.
La strada.
- Si immagini una strada.
- Sì.
- Ecco bene, com’è?
- Piuttosto lunga, io sono posizionata in un punto, non so
cosa ci sia dietro di me. I miei piedi toccano con la punta l’inizio di una
minuscola curva, dopo, tutto prosegue dritto, fino ad un’altra curva e poi di
nuovo tutto dritto. Verso un orizzonte strano.
- Tenga da un lato tutti i pensieri sull’orizzonte, ci
torneremo. Ora mi dica delle curve.
- La prima è verso sinistra, la seconda verso destra.
- Sono simmetriche? Se le affiancasse, che cosa darebbero?
- Una noce.
- Bene e… In che senso le vede piccole?
- La prima la vedo piccola, i miei due piedi messi in fila.
L’altra è come allungata.
- Lo era anche prima?
- No.
- Perché?
- Non so, descrivendole le cose sento che c’è un mutare di
altre…
- D’accordo… E dell’orizzonte?
- L’orizzonte è finto, vedo che è un telo fatto cadere per
terra, potrei forse toccarlo allungando il braccio. Le dico così perché lo
immagino un po’ stropicciato a terra.
- Quindi lei ha una buona giustificazione per credere che
sia finto.
- Direi di sì.
- Ne ha una anche per credere che suo marito la tradisca?
- Questa domanda la vedo più difficile.
- Eppure è la medesima…
- In realtà sono solo sensazioni.
- Sensazioni che non le danno la medesima sicurezza di un
dato visivo o olfattivo e via dicendo.
- Sì, per questo non mi azzardo a procedere.
- Sì certo. Quali sono queste sensazioni che la portano a
pensare al tradimento?
- Credo che la prima sensazione sia stata la più sincera, di
tutte le altre ormai faccio fatica a fidarmi, credo sia paranoia.
- Lasci a me le considerazioni, lei mi parli della
sensazione.
- Ha voluto telefono fisso per lavoro da mettere in casa
ovviamente. Ma ciò che mi ha fatto scattare è stato il momento, capisce? Me
l’ha chiesto mentre si allacciava la cravatta.
- Quindi?
- Quindi lo ha fatto con quel falso tono del dare poca
attenzione a ciò che si sta dicendo.
- Si spieghi meglio.
Movimento in avanti sulla sedia -Voleva quel telefono, è la
domanda di richiesta era…per darmi l’idea di un finto interessamento. Cioè,
come se in realtà fosse una richiesta pesante-
- Come se non lo volesse davvero…
- Esatto… Così me l’ha chiesto mentre si metteva la
cravatta, per sottolineare la cosa: “mentre te lo chiedo faccio qualcos’altro”,
così da farmi pensare che era una faccenda secondaria.
- Lei crede che suo marito calcoli nei minimi dettagli come
fregarla?
- In un certo senso…
- Ma lei lo ha comunque beccato, se così si può dire.
- Sì, conosco mio marito.
- Quindi ha già avuto precedenti? Riguardo l’atteggiamento
dico…
- Cioè?
- Non sto insinuando che l’abbia tradita in precedenza, le
chiedo solo se le abbia già propinato una situazione simile. Del tipo:
scrivendo al computer le chiedeva di unirsi a lui ad una cena di lavoro.
- No, no…
- Quindi è per questo che l’atteggiamento assunto da suo
marito la fa dubitare?
- Sì… È un atteggiamento strano, di chi vuole nascondere
qualcosa, ma che non ci riesce.
- Ma io vorrei sapere se la fa dubitare perché suo marito ha
assunto questo atteggiamento adesso di punto in bianco o se la fa dubitare
perché già in passato ha avuto questi atteggiamenti.
- E cosa… Cosa può comportare questa differenza?
- Vede… Se è un atteggiamento recidivo in suo marito, ci
sono due ipotesi: a, che sia per ottenere ciò che vuole, cioè il telefono, b,
che effettivamente le menta, riguardo a cosa non posso saperlo.
- E per quello che riguarda l’altra di risposta?
- Bé, in quel caso, c’è solo una possibilità: le sta
mentendo.
- Ecco lo sapevo, mi tradisce…
- No, Signora, mi ha frainteso. Io non ho mai detto che la
tradisce, le ho solo detto che le mente. Senza sapere riguardo a cosa.
- Mio dio, quindici anni di matrimonio, abbiamo due bambini…
È terribile.
- Non ha motivo di piangere, ancora non so quanto ci sia di
vero in tutto questo.
- Mio marito mi mente, dottore. Credo sia sufficiente per
mandare a monte un matrimonio!
- Si calmi, si calmi… Agitarsi le nuocerà solamente.
- Che mi importa? Mio marito mi sta mentendo. Cosa può
esserci di peggio?
- La verità, scoprirla intendo. E anche qui ci sono varie
opzioni sa?
- Quali? Me lo dica, la prego…
- La prima è la conferma del suo dubbio, la seconda è lo
smentire del suo dubbio. Lasciando perdere i vari sottogruppi, io direi di
aspettare il resoconto della prossima seduta. Mi aspetto ovviamente che suo
marito sia presente.
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