venerdì 14 ottobre 2016

[Consigli Letterari] Sette letture brevi per lettori occasionali

A volte, anche se si desidera leggere qualcosa, veniamo fermati da libri troppo grandi che ci ricordano un dizionario più che un'opera di narrativa. 
Chi non è un assiduo lettore verrà scoraggiato ancora prima di aprire il libro; un tomo da mille pagine è addirittura in grado di allenarci gli addominali, perché lo sappiamo benissimo che le braccia non reggeranno più cinque minuti e avremo la necessità di appoggiarlo.

Così, trovandoci alle porte del #SocialBookDay, ho pensato a SETTE letture brevi e più o meno leggere da proporre a chi legge poco, a chi è troppo stanco la sera, a chi si spaventa davanti a troppe pagine.






Il primo libro a cui ho pensato è A SUD DI NESSUN NORD, di Charles Bukowski, il mio autore preferito della beat generation.
È una raccolta di racconti di appena 120 pagine che mostra un mondo nudo e crudo; il sesso e la violenza sono presenti in molte pagine, come anche la volgarità, ma non vengono sminuite o banalizzate. Diciamo, però, che tosta e intensa sono due buoni aggettivi per descrivere questa narrativa.

Andando sul versante delicato troviamo KITCHEN, di Banana Yoshimoto. I suoi scritti sono generalmente brevi, ma ho scelto Kitchen perché è il primo che ho letto e che penso possa piacere di più tra i suoi libri. 
I temi affrontati, come il cambio di genere, tanto comuni per la narrativa giapponese, ci risultano estranei o comunque più distanti, ma la semplicità narrativa e la dolcezza con cui è scritto permettono di "raggiungere" il romanzo con piacere.

Un libro veramente minuscolo è IL CAPPOTTO, di Nikolaj Gogol'.
Un classico del XIX secolo che la Mursia pubblica in un formato tascabile micro e con scritte belle grandi. Sessantacinque pagine che ci mostrano il dramma di un impiegato che riesce finalmente a comprare un cappotto su misura. Un racconto a tratti ridicolo, ma principalmente cupo, ancora attuale.

Per chi vuole leggere in inglese, consiglio HELL SCREEN, di Ryūnosuke Akutagawa. Un libricino di 57 pagine che ospita due racconti: Hell Screen, che dà il titolo a questa "raccolta", e The Spider Thread. Si tratta di racconti profondi, legati alla cultura buddhista giapponese, ma che possono essere apprezzati anche da chi non ne conosce gli aspetti. Akutagawa è un autore molto apprezzato dai giovani giapponesi e vi posso assicurare che, al pari di noi, non sono tutti informati sulla storia religiosa del loro paese.

Una commedia divertente, leggera, acuta l'ha invece scritta Oscar Wilde, sto parlando de L'IMPORTANZA DI ESSERE ONESTO, il cui titolo originale (The importance of being Ernest) è stato tradotto in mille modi diversi proprio per l'equivoco che si crea tra due personaggi che si presentano come Ernest, nome il cui significato richiama l'onestà.
Da questa commedia è stato tratto un film con Colin Firth che sono anni che cerco di vedere per intero, ma non riesco a trovarlo. Se qualche buona anima volesse aiutarmi gliene sarei immensamente grata!

Un racconto fantasioso e umoristico è LA LUNGA NOTTE DEL DOTTOR GALVAN, di Daniel Pennac. Il Dottor Galvan, ossessionato dal biglietto da visita, prezioso simbolo di una tradizione familiare da rispettare e di futuro brillante da non rovinare, una notte si ritrova a dovere salvare la vita al malato per eccellenza. Una missione che non aprirà solo gli occhi a Galvan.

Come ultimo romanzo, ma non perché meno apprezzato, vi consiglio TRE VOLTE ALL'ALBA, di Alessandro Baricco. Una raccolta che l'autore si è deciso a scrivere perché nel suo romanzo MrGwyn lo nominava come l'opera scritta da un angloindiano, Akash Narayan. 
Questo dettaglio mi è bastato per prenderlo, dopo averlo letto ne sono stata ancora più entusiasta. Tre racconti con personaggi che tornano, ma con sembianze differenti; un intreccio di luoghi e di tempo che mi ha colpita e me lo ha fatto davvero amare.

Nessun commento:

Posta un commento

Sarei felice se lasciassi il segno ;)