lunedì 4 giugno 2012

[I Riti dello scrittore] L'ermafroditismo dello scrittore

Oggi ho affrontato un potente acquazzone per giungere più o meno intatta allo Spazio Gerra, dove ho conosciuto Monica.
Posso dire di essermi completamente ripresa non appena si è parlato del progetto estivo ANTWORK, di cui vi ho già parlato.
Le cose sono notevolmente migliorate quando ho scoperto che il 6 e il 7 luglio parteciperò attivamente alle serate a Reggio Emilia: s c r i t t u r a  d a l  v i v o.
Sono iper contenta infatti, perché oltre ad aver contribuito a questa ideazione io scriverò dalla mia postazione nelle 24 ore di apertura dello Spazio Gerra. 
Cosa scriverò? Semplice! Il tema Land!Terra a cui anche Monica si è dovuta ispirare, l'ha condotta a produrre fotografie splendide alternate a disegni altrettanto particolari e pieni. Tutte queste opere da lei prodotte saranno i miei prompt - temi, detta all'italiana.
Comunque, dopo il briefing siamo andate a "prenderci un caffè" e le nostre chiacchiere sono sfociate nei mille e uno argomento. E si è parlato anche di sesso, perché siamo fatti anche di quello...



Che lo scrittore abbia sesso è fuori questione.
Fa sesso, pensa al sesso, ma non ne ha uno.
Non esiste infatti la parolina ‘scrittrice’, eliminatela.
Come non esiste la parolina ‘poetessa’: via, sciò.

Come mai?


Parto dal fatto che non è stata una mia scelta, ma nemmeno vostra.
È successo così punto e basta: troppi anni di patriarcato comunque.
Vedete, se davanti a noi ci fossero dodici individui, 4 uomini e 8 donne, ci rivolgeremmo loro così: ‘Ehi, ragazzi! Come va?’
Le donne sono di più, le donne sono il doppio degli uomini, ma nonostante questo gli uomini la fanno da padrone.
Pazienza! Noi passiamo oltre: "ragazzi" è un termine asessuato, o meglio ermafrodita simultaneo o sequenziale.

Se lo scrittore fosse ermafrodita sequenziale dovrebbe comunque avere un aspetto di base: donna o uomo, e cambiare il proprio sesso durante la propria vita a secondo delle necessità.
Non è così, lo scrittore è un’anima, lo spirito.
È una nebulosa di parole: può sfruttare tutto ai fini della scrittura, senza che abbia ceduto neanche una volta a ciò che scrive.
Io per esempio non mi sono mai tagliata i polsi o assaggiato una burrobirra: sono libera da ciò che scrivo, mentre ciò che scrivo ha bisogno di me.
Sono lo scrittore, perché lo scritto ha un sesso, anzi due! Forse pure tre!

Lo scrittore, tornando a noi, non può cambiare sesso perché non ha aspetto in quanto è, ripeto, una nebulosa.
Quindi, come tale, è un ermafrodita simultaneo.
È un concentrato di tutto quello che può servire.

Per chi come me ha assaporato sulla punta delle dita racconti slash [tra cui specialmente f f], capirà bene quanto sia semplice immedesimarsi: come scrittore sono stato Draco Malfoy, Harry Potter, Remus Lupin e di recente pure i gemelli Weasley a turno.
Ho amato un uomo come uomo, e ho pure amato una donna come donna: Narcissa e Bellatrix (negherò questa anticipazione, sappiatelo).

Quindi, miei cari piccoli spiritelli pieni di sentimento, nebuloseggiate - sempre. - approfittando di ogni singolo istante, la vostra progenie ve ne sarà grata.

Tutto questo per farvi capire che lo scrittore può e deve tutto: che non provi a mettersi dei limiti, che non tenti di issare staccionate.
Non servirebbero, tranne che per decorazione.
Lo scrittore è come aria: non ha volume o forma propria, di suo ha tutto ciò che può provocare, tutto ciò che può trarre dal mondo che lo circonda e che lui circonda a sua volta. Perché ricordatevi che l'aria vive tutto, ma soprattutto che di aria si vive.

4 commenti:

  1. molto bello, molto vero.
    estenderei la metafora dell'aria non solo allo scrittore ma all'arte in genere.

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    1. Grazie!
      Sì, è vero: infatti quando scrivo questi Riti pensando allo scrittore, al termine mi rendo sempre conto di quanto possa prendere una visione più allargata ;) In fin dei conti nuotiamo nello stesso mare!

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  2. Lo scrittore vive mille vite, ama mille persone, soffre e gioisce ed è sadico e masochista. E così anche tutti gli altri artisti. Ricordi le mie amatissime verruche di Rimbaud? :)
    Non vedo l'ora di vedere le opere di Monica e quello che tu sarai in grado di sfornare!

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    1. Lo scrittore vive mille vite, ama mille persone, soffre e gioisce ed è sadico e masochista.
      Quanto è vero, quanto è bello!
      E anche io non vedo l'ora *-* Sono tutta un entusiasmo!

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